Domanda inviata da una mamma alla nostra pedagogista, in cui esprime una sua preoccupazione in merito al suo rapporto con uno dei suoi due figli, il più piccolo: non comprende i suoi comportamenti, spesso aggressivi e non sa come gestire la situazione. Inoltre, il senso di colpa per non sentirsi una “buona” madre rende le cose più difficili…

“Sono mamma di 2 bambini, di 5 e 1 anni, e ho urgente bisogno di un confronto e di un consiglio per quanto riguarda il piccolo di casa…  Purtroppo io ho sempre avuto qualche difficoltà  a rapportarmi con lui. Nonostante fosse stato cercato e voluto quanto il fratello, non ho avuto con lui lo stesso rapporto simbiotico innato che c’è stato con il primo (complice forse anche una gravidanza difficile) e c’è voluto un po’ di tempo per costruire con lui un rapporto vero. Di questo mi son sempre sentita in colpa e forse riverso ancora adesso questo mio sentirmi una pessima madre su di lui.

Lui è un bambino molto sveglio e solare, frequenta il nido dai 6 mesi circa e a settembre andrà alla materna. Al nido e a casa si è sempre dimostrato testardo e deciso nell’imporre la sua volontà , ha un carattere forte e a volte non è facile stargli dietro. Ha avuto un periodo lo scorso anno in cui reagiva con morsi ai compagni, a noi e al fratello per manifestare la sua rabbia o disapprovazione di fronte a un “no”. Ora la fase critica morsi appare rientrata ma siamo passati a pugni e sberle, a volte dati quasi per gioco (nel senso che non lo fa con l’intento di fare male ma più a modi di scherzo) ma pur sempre fastidiosi e forti.

E’ un bambino indipendente, non usa più il pannollino nè di giorno nè di notte dai due anni, parla molto, si esprime bene ed è molto attivo. A casa però ha difficoltà  ad andare in bagno da solo (al nido invece non ha nessun tipo di problema), chiede sempre di essere accompagnato dicendo che ha paura del buio.

Se mi impunto e non lo accompagno dicendo che può fare da solo a volte arriva a farsela addosso piuttosto che andare da solo. La cena è migliorata recentemente perchè fino a poco fa si impuntava nel non mangiare se non imboccato o aiutato (cosa che al nido invece fa in perfetta autonomia). La nanna è un altro tasto dolente… Entrambi si addormentano con me tra i loro letti a leggere storie e a fare coccole. Quando loro dormono io sgattoiolo nel mio letto ma, mentre il grande dorme tranquillo fino a mattina, il piccolo si sveglia e vieni nel nostro letto.

Abbiamo provato in tanti modi a dirgli che deve stare in cameretta, vicino al fratello, con il suo peluche etc etc ma niente da fare, se insistiamo un po’ si sveglia e resta di là a piangere…e io che proprio non ce la faccio a non dormire la notte, alla fine me lo cucco nel lettone di nuovo. Penso che ha bisogno di coccole, lui dice di voler fare il grande e forse lo è ma poi ricerca attenzioni e conferme continue e ho paura che questo sia dovuto a una sua insicurezza dovuta al mio comportamento sbagliato e mascherata sotto una forma di aggressività . Parlando con le maestre del nido ci hanno detto che gioca spesso alla lotta (è un secondo e con il fratello capita anche a casa che giochino a quello ma credevo fosse normale almeno questo), ci hanno consigliato di dedicarci molto a lui e lo facciamo il più possibile (ma ho comunque sempre paura di discriminare, sminuire o isolare il grande che ha anche lui bisogno di attenzione), di usare di più la parola “bene” rispetto a “bravo” e di non dare per scontato che sia sempre lui il monello di casa. Ci proviamo… quando litigano non interveniamo per dare a lui la colpa ma cerco di lasciare a loro due il compito di risolvere la cosa, in ogni caso cerchiamo di dividere bene le responsabilità  e di spiegare a entrambi cosa avrebbero potuto fare invece del cazzotto di turno…

La mia paura è che sia un bambino non sereno, che cerchi l’attenzione attraverso il bagno e il lettone per obbligarci a occuparci meglio di lui ma più lui fa cosi e più io mi innervosisco, urlo e mi accorgo di trasmettergli paura e non sicurezza. E’ un circolo vizioso da cui non riesco a uscire. E’ anche molto affettuoso e coccolone, mi dice spesso “ti voglio bene” o “sei bella” ma a volte ho paura che lo dica solo per attirare la mia attenzione e avere la mia approvazione per quanto io non sia una mamma che lesina baci e carezze… Ho bisogno che qualcuno mi dica come fare per aiutarlo a crescere forte, sereno e sicuro, per fargli capire che lo amiamo per come è e che ci fidiamo di lui. Cerco di inventarmi giochi nuovi, di stare con loro, di coinvolgerli nelle attività  di casa, di leggere libri, di parlare, di fare mille lavoretti con loro e per loro ma ho sempre la sensazione di sbagliare.

Per favore, sono veramente in stato di confusione e reputarmi una pessima madre non mi aiuta.

Grazie mille se potrà rispondermi.”

 

Risposta della pedagogista:

“Prima di tutto voglio rassicurarla perchè, da quanto ci scrive, ha due splendidi bambini attivi, stimolati, affettuosi:certamente il più piccolo sta vivendo una tappa evolutiva, necessaria, ma impegnativa.

E’ un secondo figlio che vuole  imitare e raggiungere il fratello maggiore e questo lo rende molto competitivo e deciso sino ad assumere atteggiamenti di aggressività. Ha solo bisogno di una mamma, priva di sensi di colpa, i quali non hanno ragione di essere e che comunque non possono semplificare i rapporti.

Essere sorridente, tranquilla, rassicurante, ma ferma  ed esigente su alcune cose prioritarie è quanto di più impegnativo, ma necessario per aiutare C. e L. a riconoscere e ad impadronirsi della propria identità e del proprio ruolo all’interno della famiglia. Mi permetto solo di invitarla a non esprimere mai dei giudizi su di loro (sei monello, sei cattivo, sei pasticcione, sei disordinato…) ma solo sul loro operato (hai lasciato i giochi in disordine, hai raccontato una bugia…) e la dignità della persona che deve migliorare rimane salva.

Essere sempre sinceri e coerenti con i figli e dedicare a ciascuno un po’ di tempo esclusivo li renderà più ragionevoli, sicuri e sereni! I suoi bambini sono senz’altro molto orgogliosi della loro mamma affettuosa e “coccolona”.

La saluto con vero piacere e sarò contenta di ritrovarLa sul nostro sito”

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