graffiare

Buonasera, avrei bisogno di un consiglio. Ho un bimbo di due anni che graffia sempre tutti i bambini, sia che conosce che non consce.

Dal pediatra, per esempio, si è avvicinato ad un bambino mai visto prima e ZAC le sue dita velocissime hanno mirato l’occhio facendogli molto male. Mi sono scusata con la mamma in tutte le lingue ed è stata anche gentile ma spesso mi ritrovo a litigare: al parco, dal dottore, al supermercato all’asilo. Non capisco da cosa sia dipeso, io lo sgrido non gli urlo ma gli dico: “Non si fa” ma tanto non mi ascolta. Simbolicamente e piano gli do uno sberlotto sulla manina ma sembra non scalfirlo. Perché graffia? E’ un bambino amato, cercato, ha una sorella maggiore. In casa nostra siamo sereni, certo abbiamo le nostre discussioni ma sporadiche e nella norma. E’ molto attaccato a me, è un mammone e proprio per tutti questi motivi non riesco a capacitarmi. Qualche consiglio per farlo smettere? Cosa potrei fare che già non ho fatto? Grazie.

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Gentile Signora,
i bambini di due anni non sono capaci di ubbidire, quindi non reagiscono positivamente al “non si fa” e agli “sberlotti” sulla manine.. Nei limiti del possibile bisognerebbe anticipare i gesti non corretti del Suo bambino, (che non è un bambino cattivo, che non è un bambino aggressivo, ma che comunica in modo sbagliato) con proposte diverse, interessanti che possano indirizzare la sua attenzione su altro.
Nella Sua lettera non è dichiarata la differenza d’età con la sorellina di cui potrebbe essere geloso, vivendo una certa frustrazione perché la ritiene irraggiungibile nelle sue autonomie, nelle sue capacità, in quanto maggiore di lui. Certamente non è compromesso il grande affetto che senz’altro esiste tra tutti e due.
In questo momento graffiare è un modo sbagliato di comunicare, di conoscere, di chiedere aiuto durante i momenti di emotività non controllata. Né all’asilo, né a casa deve essere castigato in modo mortificante, ma è necessario cercare di capire il perché del suo agire che può apparire immotivato.
Quindi osservazione attenta, reazione contrariata dell’adulto come espressione del viso, regole ben spiegate ed educazione positiva, ma…..con le unghie corte!

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